Ci hanno insegnato che cultura e natura sono realtà separate e contrapposte. Tuttavia, possiamo attraversare un museo o un bosco spinti da un bisogno simile: allontanarci dalla vita ordinaria, dalle sue contingenze anguste e spesso assurde, per allargare i nostri orizzonti sensoriali, emotivi e cognitivi, e respirare in una dimensione più vasta.
Quando attraversiamo, attenti, un bosco o quando ci perdiamo in un’opera d’arte sentiamo attivarsi in noi uno stesso silenzio di libertà. Qui, finalmente, il nostro spazio interno e quello esterno riprendono a specchiarsi uno nell’altro, la nostra natura e quella circostante, tornano a essere la casa originaria oikos in cui ci siamo trovati a vivere, e la nostra anima si risveglia, pascola, esplora, scopre e connette segnali, trova senso e nutrimento. Spesso tra gli oggetti e le strutture d’arte custodite in un museo, il territorio che lo ospita e coloro che lo abitano, aleggia uno stesso spirito, un genius loci, una parentela che gli studi storici possono illustrare, ma di cui è necessario fare esperienza per poi trovare un linguaggio che possa essere comunicato e condiviso. Si tratta di mettere in moto una relazione poetica e affettiva in grado d’incidere sulle nostre scelte vitali per la salute della persona e della società in cui vive.
Il TeatroNatura, con la sua agilità strutturale – ovvero in assenza di apparati scenografici impattanti – la sua poetica verso temi originari legati al mito e alla natura e il suo interesse verso forme interdisciplinari di cultura per la creazione di nuovi modelli di convivenza, ha collaborato spesso in progetti speciali con quei Musei che sperimentano nuove forme di contatto con il territorio e con la popolazione circostante, non necessariamente e solo veicolate dalle nuove tecnologie.
Nei progetti di TeatroNatura, i Musei non sono occasionali contenitori di proposte culturali, interessate solo a una crescita numerica dei visitatori, ma proposte attente e pertinenti alla qualità esperienziale e volte ad un’efficacia comunicativa.
Tra le proposte performative che portano il museo e le sue tematiche nel paesaggio, e interventi in convegni di studi interdisciplinari organizzati o realizzati nei musei, OThiasos TeatroNatura ha collaborato con Museion 2014/2016. Musei scientifici italiani verso la sostenibilità 2010; Zetema, Notte dei musei, Roma 2015/18; Rassegna Thiasos TeatroNatura “Fabulae, cantare le origini”, Villa di Massenzio, Roma 2014/2015; Mostra Mito e Natura, Museo archeologico di Napoli 2016; audioguida narrativa, in il Museo Universale, Scuderie del Quirinale, Roma 2016; “Voli e miti di Fondazione” per l'inaugurazione del Museo archeologico antica Capua 2014; “Venere e Adone” per la Mostra Hogarth, Reynols, Turner, Fondazione Roma, Palazzo Sciarra 2014. Interventi performativi in mostre e musei d’arte moderna e contemporanea: FAI, Villa Panza di Biumo 2015, Workshop TeatroNatura XIII convegno DES (Danza Educazione Società): Danza Arte e Natura, Modern Art Museum, Bologna 2017.
“Il filo d’oro”, festa del Museo dell’olio della Sabina. Spettacolo itinerante collaborazione con il comune di Castelnuovo di Farfa promosso da Musart, Università La Sapienza di Roma e Regione Lazio 2011. Percorso teatrale che in un itinerario concreto e poetico, unisce il Museo dell’olio alla campagna circostante immersa negli uliveti. Storie, canti, discanti polifonici e danze si snodano nel paesaggio. Uno spettacolo frutto di laboratori residenziali aperti alle compagnie locali, ad un gruppo di danza folcloristica e a sette tirocinanti Musart dell’Università de La Sapienza. Un’esperienza artistica e comunitaria di riconnessione alle radici culturali territoriali. Pubblicazioni: Musart Itinerario nei musei storico artistici del Lazio, Guaraldi lab. Rimini 2016; Comunicare il Museo oggi: dalle scelte museologiche al digitale, a cura di Lida Branchesi, Valter Curzi, Nicoletta Mandarano, Spirà 2016.
“Nozze Sannite, percorsi poetici del genius loci nella terra dei Safini”, regia di Sista Bramini, mediometraggio prodotto per il progetto ArcheoCampus, di Parchi per il futuro e O Thiasos Teatro Natura con la partecipazione della Regione Abruzzo, Soprintendenza per i Beni Archeologici d’Abruzzo, Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Museo della Transumanza Villetta Barrea (AQ).
Nella foto in alto: Centeno, spettacolo “Demetra e Persefone”, foto Francesco Galli