da Amore e Psiche di Apuleio
23 luglio 2022 - Rocca di Sparone (TO) - Gran Paradiso dal Vivo Festival
Questo spettacolo narra le peregrinazioni dell’Anima per riuscire a congiungersi con l’Amore.
Ancora oggi questa storia, in cui i significati nascosti e palesi si aprono a mille interpretazioni (mistiche, psicoanalitiche, letterarie, esoteriche…), affascina il pubblico.
Psiche per la sua bellezza è adorata da tutti, ma nessuno entra in una vera relazione d’amore con lei che si sente fredda, triste e sola. La sua immagine idolatrata, sfruttata in vario modo, finisce per sostituire il culto di Afrodite finché la dea decide di punire la stoltezza umana facendo innamorare la ragazza di un mostro… ha inizio così la tribolata iniziazione di Psiche all’Amore.
Ogni mito è, prima di tutto, una narrazione orale delle origini fatta per essere ascoltata dal vivo.
La struttura archetipica di Viaggio di Psiche rende il racconto magnetico e attraverso il suono della parola, voce universale dell’anima, le radici della sua sapienza iniziatica possono svelarsi. L’immaginazione narrante incarna e scolpisce l’irrinunciabile flusso musicale in vicende e personaggi e trasporta il pubblico accanto a Psiche mentre, nel suo viaggio per imparare ad amare, spezza la sua gabbia dorata e si sottopone a prove che non è in grado di affrontare.
Il mito, nella sua inattualità, aprendo il nostro sguardo sull’origine, lo spalanca sul declino della nostra cultura che, disumanizzata e narcotizzata in immagini asservite al mero mercato, dimentica la propria anima e il suo compito d’amore. Eppure, attraverso la narrazione che lo fa rivivere, il mito ci rivela che in noi abita ancora una Grecia psichica (Hillman) sensuale e complessa, irriducibile a facili scorciatoie come a moralismi e integralismi: quando si crede di averlo compreso, il mito si rivolta nel suo contrario stimolandoci a cercare ancor più in profondità il senso del nostro agire e desiderare. E se gli dei non sono modelli di condotta, possiedono una virtù per noi oggi necessaria: non sono mai tristemente separati dalla natura ma fusi con essa, accolgono gloriosamente la moltitudine dei viventi.
foto di Chiara Crupi